A
ACCOPPIATURA ERRATA: Errore di cablaggio che crea una coppia errata con due fili provenienti da coppie diverse.
Adattatore: Componente meccanico che permette di collegare due connettori con standard diversi; in questo caso si parla di adattatore interseriale (ad esempio SC / ST).
ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line): Tecnologia che permette di ottenere velocità di traffico elevate sulla linea dell’utente. Il traffico è asimmetrico, il che significa che la velocità è maggiore in ricezione che in trasmissione (ad esempio 640/1500 kbps).
ALTA VELOCITÀ: Le reti ad alta velocità sono agevolate dalla commercializzazione delle offerte di accesso xDLS, cavo e local loop radio o fibra ottica. Le velocità vanno da 128 Kbps a diversi Mbps. Grazie alla fibra ottica si parla anche di Altissima Velocità, che può arrivare a diversi Gbps.
APC: Tipo di connettore angolato a 8° che permette di avere una riflettanza migliore di -60 dB. Nota bene: i connettori APC non sono compatibili con i connettori PC o UPC.
APERTURA NUMERICA: Valore che corrisponde alla capacità di una fibra ottica di ricevere la luce per propagarla.
Attenuatore: Elemento che consente di ridurre la potenza ottica generando una perdita.
ATTENUAZIONE o DISTORSIONE: Degradazione del segnale tra due punti (dovuto ad esempio a connettori, giunture, lunghezza della fibra ottica, guasti, ecc.). L’attenuazione o distorsione lineare di una fibra ottica si esprime in dB/km (0 dB = nessuna attenuazione). L’attenuazione spettrale dipende dalla lunghezza d’onda utilizzata. Esempio: 3 dB/km a 850 nm e 1 dB/km a 1300 nm per una medesima fibra ottica.
Attenuazione spettrale o Insertion Loss: Attenuazione causata dall’aggiunta di elementi sul collegamento ottico come giunzioni o connettori.
B
BACKBONE: Cavo utilizzato per collegare ripartitori e sottoripartitori nei sistemi di cablaggio.
BANDA PASSANTE: La banda passante di una fibra ottica è la frequenza massima di trasmissione, espressa in MHz, per la quale il segnale trasmesso subisce un’attenuazione pari a 3dB. Più la banda è larga, maggiore sarà la sua capacità di sostenere trasmissioni ad alta velocità. La banda passante è espressa in MHz.km o GHz.km. Dipende dalla lunghezza d’onda della trasmissione e dai parametri fisici della fibra (diametro del cuore, materiali, ecc.).
Bilancio di potenza: Differenza tra la potenza di emissione e quella di ricezione.
Bobina di lancio: Lunghezza di fibra utilizzata per la misura di un cavo prima e dopo tramite OTDR. Permette di ridurre la zona morta (abbagliamento) legata al fascio di luce creato dalla potenza dell’OTDR.
BORCHIA OTTICA: Elemento passivo posto all’interno dell’abitazione o dell’azienda che serve come punto di test e punto limite di responsabilità tra la rete d’accesso in fibra ottica e la rete del cliente finale.
BOX DI SFIOCCAMENTO: Il box di sfioccamento permette la tenuta del cavo e la distribuzione delle fibre.
Breakout: Tipo di cavo in cui più bretelle generalmente da 2 mm sono protette all’interno dello stesso rivestimento.
BRETELLA: Cavo con bassa capacità (1 o 2 fibre) e diametro ridotto (da 1,6 a 2,8 mm) che permette di realizzare cavi ottici.
BRETELLA: Cavo ottico con una o due fibre ottiche dotato di connettori alle estremità che permettono di organizzare le fibre o collegare due punti tra loro.
Bussola: Elemento meccanico che permette di collegare 2 connettori.
C
CASSETTA DI GIUNZIONE: Scatola o cassetto che permette di ospitare un numero predefinito di fibre giunte, con possibilità di avvolgerle.
CAVO COASSIALE: Cavo con struttura concentrica costituito da un conduttore centrale (singolo o multiplo) avvolto da un dielettrico e da uno schermo conduttore, ricoperto a sua volta da un rivestimento esterno isolante. Lo schermo è composto da fili metallici intrecciati o da una lamina in metallo.
CAVO MULTICOPPIA: Cavo formato da più coppie di rame (intrecciate o meno).
CAVO: Cavo usato per collegamenti tra punti di connessione e terminali, postazioni di lavoro (organizzazione fibre), ecc. Detto anche patchcord o bretella, è composto da uno o due connettori per lato per ogni cavo simplex, zipcord o duplex.
CENTRALE: Punto di concentrazione di una rete in fibra ottica in cui sono installati i dispositivi attivi e passivi a partire da cui l’operatore attiva l’accesso dell’utente.
CONCENTRATORE: Dispositivo che permette di raggruppare più canali di trasmissione. In genere designa un HUB (Ethernet) o un MAU (Token Ring).
Connettore: Elemento meccanico posto all’estremità della fibra che prevede una ferula per la connessione (in ceramica, metallo o vetro).
CONNETTORE: Un connettore ottico permette la connessione e la disconnessione non distruttiva di una o più fibre ottiche (connettore multifibra) tra due cavi ottici o tra un cavo ottico e un’apparecchiatura. Generalmente si compone di due terminali di connessione e di una bussola (anche noto come passante o adattatore)
CRIMPATURA: Operazione che consiste nel realizzare un saldo collegamento tra un connettore ottico e il cavo o il tubo protettivo della fibra.
CUORE DELLA FIBRA: Parte centrale della fibra ottica, generalmente in silice, all’interno della quale si propagano il segnale ottico e i dati. Può essere di diametri diversi a seconda del tipo di fibra (es.: 9 µm per la fibra monomodale, 50 o 62,5 µm per la fibra multimodale).
D
DECIBEL o dB: Unità di misura della potenza ottica (dB=10log (power ratio)).
DIELETTRICO: Che non conduce elettricità (o ne è un cattivo conduttore), ma lascia esercitare le forze elettrostatiche.
Dispersione: Temporanea separazione della lunghezza d’onda che circola in un composto (modo diverso o velocità di propagazione diversa).
DISTRIBUZIONE: Tipo di cavo in cui più fibre rivestite 900 µm sono avvolte dal kevlar e da un rivestimento protettivo.
DORSALE: Nota anche come “backbone” (spina dorsale), è la vera e propria colonna vertebrale delle reti informatiche cui è connesso l’insieme delle reti e delle sottoreti.
DUPLEX: Termine utilizzato per designare un connettore ottico o un connettore ottico a due vie (connettori con due uscite, bussole in grado di accettare due connettori).
DWDM (Dense Wavelength Division Multiplexing): Tecnica di multiplexing ottico che opera attorno ai 1550 nm.
E
ETHERNET: Rete in rame che sfrutta bande passanti da 10 Mbps a 1000Mbps, definita dalla norma IEEE 802.
EUROCLASSI: Le Euroclassi formano un sistema di classificazione utilizzato all’interno dell’Unione europea per valutare la resistenza al fuoco dei materiali. I criteri di classificazione delle Euroclassi sono più completi dei sistemi di classificazione nazionali precedentemente in vigore che si basavano su elementi come i fumi emessi o le eventuali gocce generate.
F
FDDI (Fiber Optic Distributed Data Interface): Standard ISO. Rete ad anello che consente di trasferire dati ad alta velocità (100 Mbs) su fibra ottica.
Ferula: Parte in ceramica posta all’estremità del connettore che permette di reggere la fibra.
FIBRA OTTICA: Supporto per la trasmissione di segnali sotto forma di impulsi luminosi. La fibra ottica è molto sottile e generalmente è realizzata in silice o in plastica flessibile.
FO: Abbreviazione di Fibra Ottica.
FOP: Fibra Ottica Plastica (nota anche come POF: Plastic Optical Fiber).
FOTAG: Codice di colore delle fibre ottiche o dei tubi/micromoduli FOTAG IEEE 802.8 per permetterne l’individuazione e il riconoscimento.
Fotometro (Power Meter): Strumento che misura l’attenuazione in dB di un collegamento.
FRP: Fiber Reinforced Plastic = “plastica rinforzata con fibre” o “polimero rinforzato con fibre”; materiale composito fatto di resina e di una fibra sottile (fibra di vetro, di aramide o di carbonio) con ottime proprietà meccaniche e bassa densità, ideale per sostituire i metalli.
FTTx, fibra fino a…: Architetture delle reti di distribuzione che prevedono un’infrastruttura di fibra ottica che parte dalla centrale e, a seconda dei casi, arriva fino a un punto più o meno vicino all’utente finale.
– FTTA (Fiber To The Antenna): Fino all’antenna.
– FTTB (Fiber To The Building): Fino ai piedi dell’edificio.
– FTTH (Fiber To The Home): Fino al domicilio dell’utente.
– FTTO (Fiber To The Office): Fino all’ufficio.
FULL DUPLEX: Trasmissione simultanea bidirezionale su due vie.
G
G652D: La fibra ottica monomodale standard à la fibra ottica G652: uno standard poi evolutosi in più varianti. La fibra G652D rappresenta la versione più performante e più comune di questa famiglia di fibre. Le sue performance sono definite secondo la norma IEC 60793-2-50 tipo B.1.3.
G655: La fibra G655 è una fibra a dispersione spostata la cui lunghezza d’onda di dispersione nulla è stata portata a 1450 nm. Si definisce fibra NZDS: Non Zero Dispersion Shifted (fibra a dispersione spostata non nulla). La sua creazione deriva dall’uso delle reti DWDM a lunga distanza per le quali una leggera dispersione cromatica è necessaria per evitare la possibile interazione tra le varie lunghezze d’onda.
G657: La fibra monomodale G657, sviluppata per rispondere alle esigenze tecniche e economiche degli operatori, offre numerosi vantaggi come basso raggio di curvatura, flessibilità e facilità d’installazione, che si rivelano utili in particolare per il cablaggio all’interno degli edifici.
GEL: Fluido che, avendo lo stesso indice di rifrazione di quello delle due fibre giuntate, riduce la riflettanza e l’attenuazione spettrale.
GIGABIT ETHERNET: Termine impiegato per descrivere varie tecnologie utilizzate per applicare lo standard Ethernet a velocità di trasferimento di dati di un gigabit per secondo (o 1.000 megabit per secondo).Tecnologie che permettono di trasferire dati a un gigabit per secondo tramite un cavo in rame a coppia intrecciata.
Giuntatrice a fusione: Strumento elettrico usato per giuntare due fibre mediante un arco elettrico.
Giuntura: Collegamento definitivo di 2 fibre semplici, dette “fili”. La giuntura, o giunzione, può essere effettuata mediante giustapposizione (giunzione meccanica) o mediante fusione delle 2 fibre (tramite giuntatrice).
Giunzione meccanica: Collegamento permanente di due fibre in posizione centrata effettuato con tecniche “meccaniche” tra cui quella principale è la crimpatura.
GIUNZIONE: Giuntura ottenuta collegando le estremità di due fibre ottiche attraverso una fonte di calore. La qualità della giunzione dipende dal corretto posizionamento e, di conseguenza, dall’allineamento dei cuori delle due fibre ottiche che vengono disposti in modo tale da cercare di ridurre il più possibile l’attenuazione generata.
GUAINA DI REINSERIMENTO: Guaina in plastica di vario diametro che consente il reinserimento delle fibre in una struttura da 250 µm.
Guaina termorestringente con protezione giunzioni o Smoove: Tubo termoretraibile con asta metallica o rinforzo dielettrico per proteggere le fibre giuntate.
H
HFC: Trasmissione ibrida fibra ottica-cavo coassiale.
HUB: Concentratore a stella che permette di collegare diverse stazioni di lavoro in una stessa rete tramite coppia intrecciata.
I
IMPEDENZA: Nei cavi coassiali si tratta dell’equivalente della resistenza nelle correnti alternate. Si misura in Ohm.
INDICE DI RIFRAZIONE: Rapporto tra la velocità della luce nel vuoto e la velocità della luce nell’ambiente considerato.
L
LAN (Local Area Network): Rete locale – da poche centinaia di metri a qualche chilometro. Talvolta tradotto come “Rete in area locale”.
LAPPATURA: Operazione di preparazione delle facce ottiche delle fibre all’estremità dei connettori. A seconda dei fabbricanti, gli abrasivi consigliati possono essere di forma, dimensione e materiale diversi. Si distinguono due tipi di lappatura: la lappatura iniziale e la lappatura di finitura.
Laser: Amplificazione della luce mediante radiazione. I Laser sono utilizzati come sorgenti per le comunicazioni tramite fibra ottica.
LED (Light Emitting Diode): Sorgente luminosa a semiconduttori che converte i segnali elettrici in luce visibile o infrarossi.
LSZH (Low Smoke Zero Halogene): Caratteristica del rivestimento di un cavo o di un materiale plastico che non sprigiona fumi tossici bruciando.
Lunghezza d’onda (Wavelength): Misura di oscillazione di un’onda. È definita come la velocità dell’onda divisa per la sua frequenza. È rappresentata dal simbolo λ (Lambda) e espressa in unità di lunghezza (μm o nm).
M
MAN (Metropolitan Area Network): Rete in cui la distanza tra i due punti più lontani può essere di diverse decine di chilometri. Serve a collegare tra loro i dispositivi e le reti dipartimentali di una grande azienda o di un campus. Il supporto utilizzato è per lo più la fibra ottica.
Manicotto di allineamento: Parte centrale di una bussola che permette di allineare le ferule di due connettori.
MANICOTTO: Termine generico per indicare un elemento di protezione meccanica. A seconda dei fabbricanti, può essere utilizzato per definire la parte posteriore di un connettore che va a coprire un tubo in cui il cavo è tenuto fermo inserendolo con forza oppure restringendolo (tramite deformazione meccanica, termica, ecc.).
MEDIA CONVERTER: Il media converter permette di far comunicare tra loro due segmenti di rete che passano attraverso supporti fisici (media) diversi: cavo coassiale, coppie intrecciate, fibra ottica monomodale o multimodale. Si tratta di una soluzione particolarmente pratica per prolungare un segmento di rame su fibra ottica fino a un locale o un edificio distante.
MHZ e MBPS: MHz = milioni di cicli per secondo – Mbps = milioni di bit per secondo. Non esiste un rapporto diretto tra Mbs e MHz poiché l’informazione può essere codificata in base a vari modelli (Manchester, NRZI, MLT 3, ecc.). Ethernet 10 Mbs e Token Ring sfruttano la codifica Manchester: il numero di MHz è prossimo al numero di Mbps. Ethernet 100 Mbs e ATM sfruttano la codifica MLT3: il numero di MHz è inferiore di circa 3 volte rispetto al numero di Mbps.
Modi: Percorsi che possono effettuare alcuni raggi luminosi all’interno di una fibra.
MODULO [TUBO, GUAINA, MICROMODULO]: Sottoinsieme di fibre rivestite incluse in un cavo di fibra ottica. Le fibre ottiche contenute nel cavo di fibra ottica possono essere riunite in moduli. Ad esempio un cavo da 144 fibre può contenere 12 moduli, ognuno con 12 fibre ottiche.
MONOMODALE: Fibra ottica in cui può essere contenuto un unico fascio di raggi luminosi (anche detto “modo”). La particolare sottigliezza del cuore consente infatti una sola modalità di propagazione, quella più diretta, lungo la fibra. Questo tipo di fibra si usa per le distanze e/o le velocità maggiori. I tipi di fibra monomodale sono diversi: G652D, G657, G655, ecc.
MULTIMODALE: Fibra ottica in cui possono essere contenuti più fasci di raggi luminosi (anche detti “modi”). È caratterizzata da un diametro del cuore che può andare da diverse decine a diverse centinaia di micrometri (i cuori delle fibre multimodali sono da 50 o 62,5 µm). Questo tipo di fibra si usa per il cablaggio di reti private e, di conseguenza, per coprire distanze minori. I tipi di fibra multimodale sono diversi: OM1, OM2, OM3, OM4, ecc.
MULTIPLEXER: Dispositivo che permette di combinare l’invio di più lunghezze d’onda in una stessa fibra, per poi ritrovarle separate in uscita.
N
NANOMETRO: Unità utilizzata per misurare la lunghezza d’onda: 1 nm = 0,000000001 m.
O
OM1, OM2, OM3, OM4: Le fibre ottiche multimodali hanno un cuore in silice drogata il cui indice di rifrazione aumenta progressivamente man mano che ci si avvicina al centro. Esistono 2 grandi famiglie di fibre ottiche multimodali: le fibre 50/125 μm (OM2, OM3, OM4) e le fibre 62,5/125 μm (OM1). Le fibre multimodali a gradiente d’indice 62,5/125 μm (OM1) o 50/125 μm (OM2) corrispondono agli standard del mercato delle reti locali. Le fibre 50/125 μm tipo OM3 e OM4 sono utilizzate principalmente per reti locali ad alta velocità. La fibra 50/125 μm OM4, ad esempio, è destinata ad applicazioni da 10 Gb/s.
ORGANIZZAZIONE DELLE FIBRE: Modifica, tramite collegamento, dell’assegnazione di una fibra di una rete a monte, dotata di connettore, a un pannello di connettori collegati a una rete a valle.
OTDR (Optical Time Domain Reflectometer- Riflettometro ottico nel dominio del tempo): Strumento di misura che consente l’analisi dettagliata di un collegamento ottico e la localizzazione di eventi, impurità o rotture della fibra ottica.
P
P2P: Point to Point. Tipo di architettura che richiede l’uso di una fibra continua e non condivisa tra la centrale e l’utente. Ha la peculiarità di fornire una fibra dedicata a ogni terminazione. Questa tecnologia ha il vantaggio di permettere l’utilizzo di tutta la banda passante potenzialmente disponibile nella fibra dell’utente.
PANNELLO DI DISTRIBUZIONE: Pannello che permette di riunire e distribuire le coppie di fili intrecciate o la fibra ottica.
Pinza di ancoraggio: Elemento che permette di fissare dei cavi in fibra ottica (ADSS o Figure-8) o in rame in alto su diversi supporti come ad esempio dei pali.
Pinza di sospensione: Elemento che permette di reggere dei cavi in fibra ottica (ADSS o Figure-8) o in rame in alto in punti di ancoraggio intermedi disposti tra le varie pinze di ancoraggio.
PIOVRA: Componente o insieme di componenti che servono ad assicurare continuità di protezione meccanica tra un tubo o un cavo che contiene più fibre e un certo numero di tubi o cavi che proteggono una o più fibre.
PMD (Dispersione dei modi di polarizzazione): Fenomeno fisico che concerne la fibra ottica e altri componenti ottici e che causa un allargamento degli impulsi luminosi durante il passaggio attraverso la fibra ottica. Ha conseguenze sulla trasmissione del segnale.
POLIETILENE (PE): Materiale di rivestimento dotato di eccellenti proprietà meccaniche. L’HDPE è un polietilene ad alta densità.
PON (Passive Optical Network): Rete ottica passiva caratterizzata da un’architettura punto-multipunto passiva (più utenti condividono la stessa fibra e non vi sono elementi attivi tra la centrale e gli utenti). Esistono vari standard di PON, tra cui GPON e EPON.
Potenza ottica: Potenza della luce a livello dell’emettitore.
PRECONNETTORIZZATO (CAVO): Cavo in cui tutte le fibre di entrambe le estremità sono dotate di dispositivi (connettori, giunzioni meccaniche, ecc.) che permettono il collegamento diretto a un componente passivo o attivo.
Preforma: Tubo in silice utilizzato per produrre fibre.
Punto di flessibilità: Punto in cui avviene la connessione tra le fibre ottiche di diversi utenti (ossia dell’operatore dell’edificio) e le fibre ottiche degli operatori. Può trattarsi di una giunzione o di un pannello di distribuzione.
R
RAGGIO DI CURVATURA: Raggio minimo della curva che possono accettare una fibra ottica o un cavo senza che la fibra sia danneggiata.
RET: Remote Electrical Tilt, cavo di rame che collega le RRU all’antenna permettendone così il controllo e in particolare l’orientamento del segnale.
RETE 10BaseT / 100BaseT: Rete che adotta lo standard IEEE 802. 3. Sfrutta cavi a coppie intrecciate.
RETE: Interconnessione di sistemi, terminali o dispositivi per la trasmissione di dati.
Riflettanza o Return Loss: Rapporto di potenza riflessa sulla potenza incidente di riflessione espresso in dB. La potenza riflessa è legata agli eventi che attenuano le onde lungo una linea (ad esempio: giunzione meccanica, ritorno connettore, ecc.). Il controllo di questo parametro è particolarmente importante nelle reti monomodali.
Rilevatore: Diodo luminoso che converte il segnale luminoso in segnale elettrico.
RIPETITORE OTTICO: Dispositivo usato per rigenerare il segnale tra due segmenti di fibra ottica. Permette di aumentare la lunghezza che la topologia della rete.
Rivestimento ottico (cladding): Rivestimento in silice da 125 µm che ricopre il cuore della fibra e permette di avere un basso indice di rifrazione.
RIVESTIMENTO PRIMARIO (coating): Rivestimento protettivo da 250 µm generalmente in plastica e applicato direttamente sul rivestimento ottico della fibra quando viene trafilata per garantirne la protezione meccanica.
RRU: Remote Radio Unit o Unità radio remota, ricetrasmettitore radio remoto all’interno di un sistema di stazione radio per reti senza fili.
S
SCHERMATURA: Copertura protettiva di un cavo che elimina le interferenze elettromagnetiche e radioelettriche.
SEMIBRETELLA: Fibra generalmente da 900 μm della lunghezza di pochi metri provvista di un solo connettore e destinata a essere collegata a un altro cavo mediante giunzione.
SFP: Small Form factor Pluggable. Moduli di conversione di media che permettono alle apparecchiature di tipo switch e router di accedere a una connettività ottica.
SILICE: Materiale derivante dalla fusione della sabbia e usato come base per la fabbricazione della fibra ottica.
SIMPLEX: Caratteristica di un cavo che possiede una sola fibra o un solo connettore, in opposizione a duplex, che invece ha due fibre o due connettori.
SORGENTE: Laser o emettitore che crea un segnale ottico.
SPELLATURA: Operazione che consiste nel rimuovere il rivestimento meccanico di protezione di una fibra, per lo più utilizzando un mezzo meccanico (pinza spelafili)
Splitter: Dispositivo passivo utilizzato nella tecnologia PON. In senso discendente, lo splitter replica il segnale ottico proveniente da una fibra verso un numero predefinito di fibre (si parla quindi di splitter 1 a 8, 1 a 4 e così via). In senso ascendente, combina i segnali ottici provenienti dai client.
SUBTELAIO: Contenitore disposto all’interno di un rack o di un armadio progettato per la distribuzione, il collegamento e l’organizzazione delle fibre ottiche, a prescindere dalla struttura del cavo (interno, esterno, monomodale, multimodale, ecc.). I subtelai possono accogliere cassette di stoccaggio, cassette di giunzione o splitter.
SWITCH: Scatola con tante porte quante sono le macchine che è possibile connettere (4, 8, 16, 24). Ha il compito di collegare due segmenti di reti locali.
T
Taglierina: Utensile che permette di tagliare la fibra dritta per prepararla alla giunzione.
TELAIO: Supporto utilizzato per raggruppare, organizzare o distribuire i cavi ottici all’interno di una centrale. Si presenta sotto forma di armadio o di rack e ospita le terminazioni dei cavi del local loop (trasporto) e gli specchi dei dispositivi attivi (operatori).
TOPOLOGIA: Disposizione degli elementi (computer, cavi, ecc.) in una rete. Una rete può essere a maglia, a bus, ad anello o a stella.
V
VDI: Voce-Dati-Immagini.
W
WAN: (Wide Area Network) Rete in grado di coprire un’area geografica molto estesa (senza limiti di distanza, superiore a MAN e LAN) che sfrutta i supporti e i servizi degli operatori.
Z
Zona morta: Zona di misurazione vicina all’OTDR in cui il segnale subisce le interferenze dovute alla riflettanza dello strumento di misura.